Mano pesante del Giudice sportivo contro il Pievebovigliana calcio e il suo presidente Casavecchia:
INIBIZIONE A TEMPO OPPURE SQUALIFICA A GARE: FINO AL 13/ 7/2025 CASAVECCHIA MARIO (PIEVEBOVIGLIANA 2012)
Questo è il verdetto dopo la gara contro il Sarnano persa per due a uno dalla squadra del Pievebovigliana.
Ma nel comunicato si legge: “Durante l’intervallo si frapponeva tra il direttore di gara e l’ingresso del suo spogliatoio rivolgendogli frasi gravemente antisportive e irriguardose cercando di aggredirlo senza riuscire; nello stesso tempo colpiva al viso un dirigente della squadra avversaria che si era frapposto tra lui e l’arbitro. Alla fine veniva preso di forza e portato fuori dagli spogliatoi.”
Presidente Casavecchia, ma è tutto vero?
“No! Non è tutto vero perchè io in settanta anni che sono nel calcio non ho mai messo le mani addosso a nessuno. Ecco cosa è successo. Nel corridoio dello spogliatoio di Sarnano sono stato spinto dal loro guardialinee, fisicamente molto grande e io con una mano l’ho allontanato vista la tenzione che c’era in quel momento , dovuta ad una svista (questo è l’auspicio) del direttore di gara che ha sorvolato su un fallo di mano evidentissimo che ha portato la vantaggio del Sarnano.

Ammetto che in quel momento ero idrofobo (oltremodo arrabbiato) e mi hanno cacciato dallo spogliatoio mettendomi in pasto alla tifoseria locale che non attendeva altro son non di aggredirmi verbalmente.
Vorrei precisare – aggiunge Casavecchia – che l’errore ci può stare ma quello che da fastidio è l’atteggiamento di benevolenza nei confronti della squadra locale e l’aggressione continua nei nostri confronti. Al Pievebovigliana non servivano i punti, siamo andati per giocarci la nostra partita senza fare regali a nessuno, come fatto sempre e come deve essere il calcio. La nostra è una squadra di giovani in gran parte da 19 a 20 anni, io ho sempre messo al primo posto i valori dello sport e del rispetto. Questi valori a Sarnano sono venuti meno e i responsabili hanno un nome e un cognome. Aggiungo che al direttore di gara molto bravo, ho voluto precisare che quello che si era visto in campo e il suo lungo dialogo con il mister locale e i vari sorrisini, non mi erano piaciuti e in realtà non sarebbero nemmeno tanto ortodossi”.
A questo punto cosa farà presidente Casavecchia?
Quello che è successo e la squalifica che mi è stata combinata, l’età avanzata e i tanti sacrifici che ho fatto per tanti anni con tantissimi collaboratori non la posso accettare e per questo mi ritiro dal calcio. Non posso accettare e insegnare a questi giovani calciatori, innamorati del gioco del calcio e non dei soldi (vengono a giocare solo per pura passione) che si debbano accettare queste vergogne. Non vi nascondo che ho pianto per la squalifica e per quello che è successo. Basta con questo calcio!”
Lo sfogo e la decisione del presidente Mario Casavecchia lascerà di certo un segnale forte e chiaro a chi vede il calcio nella direzione sbagliata. Un campanello d’allarme anche per i vertici del calcio marchigiano che nella prossima stagione, se tutto verrà confermato, vedrà la rinuncia di molte squadre, martoriate da squalifiche e multe salatissime anche solo per futili motivi e di contro, sorvolare su fatti molto gravi.
Prevarrà il buon senso?
