Una squadra, l'intera società cremisi, si è stretta intorno alla famiglia di Mario Lazzari per l'ultimo abbraccio.
Mario Lazzari,vice presidente ex calciatore del Tolentino calcio, ha lasciato in tutti coloro che lo hanno conosciuto un ricordo indelebile e la partecipazione a Tolentino, nella chiesa di San Caterbo, ha visto una numerosa presenza di quanti hanno potuto apprezzare la sua umanità.
Tanti amici a partire da tutto lo staff dirigenziale del Tolentino calcio con il presidente Romagnoli con tutto il Cda e la squadra al completo con lo staff tecnico guidati da mister Gianfranco Zannini, significativo il gesto del presidente Romagnoli, che ha posto sulla bara la maglia cremisi indossata da Lazzari.
Fra le presenze autorevoli anche l'ex tecnico Andrea Mosconi e il presidente storico cremisi Ivano Ercoli, che hanno voluto essere vicini alla famiglia durante la celebrazione Eucaristica, presieduta dal parroco don Gianni Compagnucci.
Nell'omelia il presule ha ricordato la figura di Mario Lazzari partendo dal Vangelo del giorno: " Dio - ha detto don Gianni - ci viene a dire di giocare la partita della Vita vera. Il Signore ci fa giocare davvero e non ci mette mai in panchina. Spesso siamo noi che ci escludiamo e restiamo fuori... Come sarebbe bello se tutta la nostra vita sia una vera partita in cui dobbiamo saper giocare insieme agli altri. Le squadre più belle sono quelle unite e spesso arrivano alla vittoria..."
Parole significative che raccolgono anche la storia di Mario da giocatore, aveva i piedi buoni alla Gianni Rivera (così è stato ricordato da molti) tifoso e dirigente del Tolentino, ha sempre seguito la squadra anche nelle ultime settimane dove la malattia non gli permetteva di andare al campo, seguiva le gare trasmese dalla società, come ampiamente ricordato nel comunicato ufficiale scritto da tutti i dirigenti e letto da Fabio Mazzocchetti.
Al termine della celebrazione abbiamo raccolto la testimonianza dell'ex tecnico del Tolentino Mosconi che ha ricordato prima l'amico Mario e poi il dirigente.
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Anche il presidente Marco Romagnoli ha voluto parlare della storia della famiglia Lazzari nel Tolentino.
Ad entrambi gli intervistati abbiamo chiesto anche come vedono il futuro della societa.
IL SALUTO DELLA SOCIETÀ CREMISI AL VICE PRESIDENTE MARIO LAZZARI
Ciao Mario.
Ti vogliamo salutare a modo nostro.
Con quel modo sintetico ma efficacie con cui ci siamo confrontati innumerevoli volte nel tuo, divenuto anche un po’ nostro, Hotel Milano.
Entravamo tesi, impauriti ed angosciati dalla mole dei problemi che ci portavamo sulle spalle, sempre più grandi delle gioie ricevute e delle vittorie conquistate.
I conti sembravano non tornare mai ed il coraggio e la voglia di andare avanti a volte sembrava venir meno.
Seduti intorno al tavolo, soprattutto grazie alla tua capacità di sdrammatizzare e di rendere più umane le questioni difficili, ce ne andavamo tutti più sereni, vogliosi di andare avanti ed arricchiti.
Arricchiti, ovviamente non dal punto di vista economico, ma da quello umano. Ce ne uscivamo forti del fatto che tutti avremmo condiviso i problemi ed in qualche modo li avremmo risolti. Mal comune mezza allegria.
Ti vogliamo ringraziare per la serenità che hai saputo infonderci, per la battuta con la quale sdrammatizzavi i problemi e perché riportavi tutto a quote più normali.
Pensavamo, non fosse altro per il lungo vissuto calcistico, che la passione verso il colore cremisi fosse qualcosa di molto più platonico per te.
Invece, la vittoria o la sconfitta, sia pure nella rigorosa sobrietà, del Tole non ti lasciavano indifferenti.
La foto con la Coppa Italia che circola in questi giorni sui social rappresenta in maniera esemplare il tuo legame sano con il calcio e con il Tole. Anzi, con il Tole. Perché per te, oramai, il calcio era il Tole.
Se si vinceva eri felice come un bambino. Se si perdeva, li si, che eri tu il primo da consolare. Il lunedì, poi, si ripartiva con il solito entusiasmo qualunque fosse stato il risultato.
Ti vogliamo ricordare nelle tue immancabili giocate a carte con i nostri ragazzi tra il pranzo domenicale e la partita. Questo tuo gesto contribuiva in maniera importante a donare serenità e sicurezza ai ragazzi.
Vogliamo ricordare il tuo grande impegno nella celebrazione del Centenario. Il tuo peregrinare per case al fine di recuperare materiale utile alla bisogna. Il tuo affiancare quotidianamente il Prof. Calcaterra al fine di acquisire più notizie possibili per arrivare alla pubblicazione del libro “Soprattutto Volontà”.
Ti ricordiamo anche nella fase più dura. Quando lo scorso anno la malattia venne a trovarti. Ti aggiornavamo quotidianamente tramite la chat di whattsap. Chi di noi non ti ha chiamato?
Non solo volevamo sapere come andava ma ciascuno di noi sentiva l’esigenza di confrontarsi con te e di avere un tuo parere.
Ti sei affidato a noi anche per imparare a vedere le dirette delle gare dei nostri ragazzi sul pc o sul telefonino. Guai a perdersi una nostra partita.
Ci mancherai. Ci mancherai enormemente.