Cosa deve fare un tecnico per allenare? Il rebus delle panchine

Mercoledì, 24 Maggio 2023 10:41 Scritto da    Clicca per ascolare il testo Cosa deve fare un tecnico per allenare? Il rebus delle panchine La pagina facebook racconti calcistici ci da lo spunto per parlare del mestiere dellallenatore che in questi giorni deve fare i conti con la stagione conclusa e con quella che deve iniziare. Si, perchè il mondo dei tecnici ha una sua particolare caratteristica e, come un carabiniere, è sempre in servizio! Battute a parte, la riflessione parte da mister Pierpaolo Bisoli, tecnico che ha reso possibile il miracolo dell’FC Südtirol, unico club di calcio professionistico tra Innsbruck (Austria) e Trento (Italia). Ai vertici della serie B, ora con i play off può sperare nel salto storico in A. Ad inizio campionato era considerato pressoché impossibile, visti i primi risultati, ora tutta lItalia tifa per lui. Quale il segreto? Lo scrive lui stesso e per questo riportiamo integralmente cio che ha scritto.   Voi mi direte che questo tecnico è una mosca bianca nel panorama calcistico italiano. No, non è così. Sono tantissimi i tecnici che credono nel lavoro, lavoro, lavoro. Purtroppo oggi nel calcio, lo era anche in passato in forma meno invasiva, è la borsa valori che conta. Nessuno si scandalizzerà se scriviamo che oggi per allenare devi portare principalmete un borsone pieno di interessi dove allinterno può trovare spazio anche un paio di scarpette e una tuta da allenatore. Le società, sempre di più, scelgono prima gli interessi e successivamente le qualità dello staff tecnico. Succede in A e in terza categoria, al sud e al nord passando per il centro. Oggi se vuoi allenare, prima devi portare i soldi. Otto tecnici su dieci, a microfono spento, affemano questo e chi ha provato a ribellarsi o a parlare, non allena più. Questo articolo non vuole essere una denucia, ma una riflessione seria su cosa sta accadendo al calcio italiano in una società che fa acqua da tutte le parti ma dove un esempio come Pierpaolo Bisoli e il suo staff, in una società seria, possono fare autentici miracoli sportivi per portare allo stadio uomini, donne e bambini che trovano un punto d’incontro per tifare i propri beniamini. L’obiettivo è uno solo: incitare la propria squadra! A presidenti e dirigenti di squadre di calcio italiane (dalla serie A alla terza categorie e settori giovanili) chiediamo solo di riflettere e di far tornare ad emozionare il popolo che ama il gioco del calcio, togliendo definitivamente il malaffare che infanga quella bella palla che rotola sul tappeto verde.       

La pagina facebook "racconti calcistici" ci da lo spunto per parlare del mestiere dell'allenatore che in questi giorni deve fare i conti con la stagione conclusa e con quella che deve iniziare.

Si, perchè il mondo dei tecnici ha una sua particolare caratteristica e, come un carabiniere, è sempre in servizio!

Battute a parte, la riflessione parte da mister Pierpaolo Bisoli, tecnico che ha reso possibile il miracolo dell’FC Südtirol, unico club di calcio professionistico tra Innsbruck (Austria) e Trento (Italia).

Ai vertici della serie B, ora con i play off può sperare nel salto storico in A. Ad inizio campionato era considerato pressoché impossibile, visti i primi risultati, ora tutta l'Italia tifa per lui.

Quale il segreto? Lo scrive lui stesso e per questo riportiamo integralmente cio che ha scritto. 

Pierpaolo Bisoli

 Voi mi direte che questo tecnico è una mosca bianca nel panorama calcistico italiano. No, non è così.

Sono tantissimi i tecnici che credono nel "lavoro, lavoro, lavoro". Purtroppo oggi nel calcio, lo era anche in passato in forma meno invasiva, è la "borsa valori" che conta.

Nessuno si scandalizzerà se scriviamo che oggi per allenare devi portare principalmete un "borsone" pieno di interessi dove all'interno può trovare spazio anche un paio di scarpette e una tuta da allenatore.

Le società, sempre di più, scelgono prima gli interessi e successivamente le qualità dello staff tecnico. Succede in A e in terza categoria, al sud e al nord passando per il centro.

Oggi se vuoi allenare, prima devi portare i soldi. Otto tecnici su dieci, a microfono spento, affemano questo e chi ha provato a ribellarsi o a parlare, non allena più.

Questo articolo non vuole essere una denucia, ma una riflessione seria su cosa sta accadendo al calcio italiano in una società che fa "acqua" da tutte le parti ma dove un esempio come Pierpaolo Bisoli e il suo staff, in una società seria, possono fare autentici miracoli sportivi per portare allo stadio uomini, donne e bambini che trovano un punto d’incontro per tifare i propri beniamini.

L’obiettivo è uno solo: incitare la propria squadra!

A presidenti e dirigenti di squadre di calcio italiane (dalla serie A alla terza categorie e settori giovanili) chiediamo solo di riflettere e di far tornare ad emozionare il popolo che ama il gioco del calcio, togliendo definitivamente il malaffare che infanga quella bella palla che rotola sul tappeto verde.   

 

 


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