GABICCE GRADARA: Cappuccini, Semprini, Costa, Betti, Fattori, Gabrielli, Pierri, Grandicelli, Torsani (22’ st. Bartolini), Mani, Costantini. A disp. Nobile, Bergamini, Fuzzi, Magi F., Morini, Tombari. All. Capobianco.
BIAGIO NAZZARO: Santarelli, Agostinelli (38’ st. Brocani), Gueri, Cardinali, Ortolani, Petoku, Borocci, Cecchetti, Coppari (44’ st.Severini), Parasecoli, Montagnoli.
A disp. Spano, Sabbatini, Sepielli, Bocchini, Ludovico, Scheffer, Giacconi. All. Domenichetti
ARBITRO: Chiariotti di Macerata (Busilacchi e Bilò di Ancona).
NOTE: spettatori 150 circa con rappresentanza ospite. Ammoniti: Montagnoli, Grandicelli, Coppari, Fattori, Cecchetti. Espulso 11’ st. Montagnoli per doppia ammonizione, al 38’ Costantini per gioco falloso.
Su un campo pesante per la pioggia caduta nelle 24 ore e durante la ripresa, Gabicce Gradara e Biagio Nazzaro si dividono la posta in palio; con il punto la squadra di Angelini (squalificato) aggancia l’Osimo Stazione e si mette alle spalle la Castelfrettese facendo un piccolo passo verso la salvezza.
Nel primo tempo partita equilibrata con la Biagio Nazzaro che fa più possesso palla e Gabicce Gradara più pericoloso. Al 9’ Mani serve Torsani in profondità, diagonale da fuori area dell’attaccante, il portiere devia di piede con palla a sfiorare il palo e finire in angolo. Replica la squadra ospite al 14’: Montagnoli tira a lato al limite dell’area piccola su cross dalla sinistra. Al 21’ cross di Pierri dalla sinistra, colpo di testa di Costantini alto sulla traversa a due passi dalla porta. Due minuti dopo tiro a lato di Petoku da fuori, la palla sfiora il palo. Al 35’ occasione per il Gabicce Gradara. Torsani sulla trequarti effettua un ottimo controllo, serve sulla destra Costantini che in area calcia sul fondo.
Nella ripresa all’11’ espulso nelle file della Biagio Montagnoli per doppia ammonizione, in superiorità numerica il Gabicce Gradara non riesce a trovare la via del gol e al 38’ stessa sorte per Costantini per gioco falloso. Nulla da segnalare per quanto riguarda le azioni pericolose anche se le due squadre su un campo infame cercano in tutte le maniere di superarsi: una punizione di Bartolini dal limite all’ultimo secondo si infrange contro la barriera e lì si spegne la speranza del Gabicce Gradara di fare sua l'intera posta in palio.
Il direttore sportivo A fine partita il ds Filippo Cipriani commenta: “Guardo il bicchiere mezzo pieno: è un punto conquistato su un campo molto pesante, contro una squadra forte e al termine di un match vibrante e aperta fino alla fine, grazie al quale per il momento siamo fuori dai playout. C’è un po’ di rammarico perché non abbiamo saputo gestire la superiorità numerica, ma alla fine dobbiamo essere soddisfatti: la squadra ha mostrato applicazione, volontà. Non era facile giocare la palla, gli errori erano frequenti. E’ un piccolo mattoncino, ora dobbiamo continuare a lavorare per migliorare cercando di recuperare al più presto gli infortunati”.
PRE GARA
Dopo la sosta natalizia ritorna il campionato di Promozione e il 2024 si presenta in maniera tosta per il Gabicce Gradara con il match casalingo contro la big Biagio Nazzaro, destinata nei pronostici della vigilia a recitare un ruolo importante e ora al sesto posto in classifica con sei punti nelle ultime cinque partite (in trasferta ha collezionato 9 dei suoi 23 punti). E' il primo di tre ostacoli impegnativi (trasferta a Moie, sfida in casa contro il Fabriano Cerreto gli altri due impegni) che aspettano la squadra di Bebo Angelini chiamata ad inseguire la salvezza diretta che ora è ad una lunghezza.
“Per noi sono tutte finali, partite senza appello in cui siamo chiamati a fare punti, venti-ventuno ad occhio, per raggiungere il più velocemente possibile il traguardo della salvezza diretta – spiega Bebo Angelini – per cui anche contro avversari più blasonati o in condizione di classifica migliori il Gabicce Gradara dovrà cercare di raccogliere il massimo”.
Certo è che il calendario non vi dà una mano...
“La Biagio è una squadra costruita per vincere, la scorsa stagione ha disputato un girone di ritorno eccezionale sfiorando i playoff, ha una rosa importante, di qualità. E' ferita come noi anche anche se in maniera del tutto diversa perchè immagino si aspettasse di disputare un campionato di vertice. Sarà una partita molto difficile, complicata anche dal punto di vista emotivo in cui la tensione e i nervi la faranno da padroni”.
Come ha utilizzato la sosta natalizia?
“Ci è servita per recuperare energie fisiche e mentali, ma Domini e Franca oltre a Scarpellini sono ancora indisponibili mentre per quanto riguarda Tombari e Bartolini verranno in panchina e spero che in caso di necessità possano darci una mano. Rientra dalla squalifica Gabrielli. Sul piano tecnico e tattico, ci siamo concentrati su un lavoro mirato sui particolari dei nostri principi di gioco, sulla fase difensiva, sulle letture delle fasi di gioco con l'obiettivo di migliorarci”.
Pensa di apportare delle modifiche sotto l'aspetto tecnico tattico?
“Assolutamente no, la squadra ha le caratteristiche giuste per sviluppare i miei principi di gioco. Dopo una fase di reciproca conoscenza e di adattamento, la squadra sta interpretando bene le mie idee”.
Cosa manca al Gabicce Gradara per fare il salto di qualità?
“Abbiamo di che imprecare contro la malasorte per il gran numero di infortuni e per certi arbitraggi come quello dell'ultima partita contro la Pergolese persa in casa per 2-1, eppure non dobbiamo appellarci alla sfortuna e alle decisioni arbitrali; contro la Pergolese ci siamo mangiati cinque occasioni da rete, se avessimo segnato almeno un gol il resto sarebbe passato in secondo piano. Dobbiamo guardare prima di tutto in casa nostra, fare meglio nelle scelte di gioco, nelle letture delle situazioni di gioco, nella fase difensiva in cui pecchiamo talvolta di irruenza, in tanti dettagli che alla fine fanno la differenza. Dobbiamo assolutamente alzare l'asticella del nostro rendimento”.
Ritiene ancora che la lotta salvezza non riguarderà sole le sei ultime formazioni della classifica?
“Certamente, l'esperienza insegna che con un intero girone di ritorno davanti anche le formazioni che ci sopravanzano non debbano sentirsi al riparo, basta un momento di sbandamento per essere risucchiati nella bagarre”.