GABICCE GRADARA: Mussoni, Lepri (44’ st. Della Chiara), Gabrielli, Domini, Varrella, Tombari, Pierri (32’ st. Betti), Grandicelli, Donati, Mani (38’ st. Montebelli), Ulloa (38’ st. Magi). A disp. Francolini, Morini, Magi, Capi. All. Vergoni.
SAN COSTANZO: Cavalletti, Polverari, Vitali, Damiani (36’ st. Colombaretti), Canapini Passarini, Zeppono (13’ st. Duranti), Marchetti (41’st. Pasquinelli), Ordonselli, Zandri, Guenci (28’ st. Grilli). A disp. Gabbanella, Andreoletti, Rossi, Esposito. All. Crespi.
ARBITRO: Bartomioli di Pesaro (Di Tella di Ancona-Santucci di Macerata)
NOTE: osservato un minuto di raccoglimento per la scomparsa della moglie del presidente del Gabicce Gradara Gianluca Marsili, Chiara Mariotti. Ammoniti: Donati, Pierri, Domini; Ordonselli, Marchetti, Polverari, Esposito. Espulso un dirigente dalla panchina del San Costanzo per proteste; 49’ st. Zandri per gioco falloso.
RETE: 12’ pt. Pierri, 20’ Pierri
Con i rientranti Domini in mezzo al campo e Pierri in attacco, il Gabicce Gradara ritorna alla vittoria dopo lo stop di Sant’Orso che aveva interrotto una serie di dieci risultati utili: pur non giocando una delle sue migliori partite la squadra di Vergoni ha battuto il fanalino di coda San Costanzo per 2-0 con una rete per tempo di Pierri.
Subito pericoloso il Gabicce Gradara. Al 6’ lancio di Ulloa in area, Donati non trova l’aggancio. Al 12’ la rete del vantaggio di Pierri che infila dopo una girata di Donati (imbeccato da Mani su punizione) nell’area piccola respinta dalla traversa su punizione dalla trequarti destra di Mani: 1-0. Al 37’ angolo di Mani dalla destra, testa di Varrella e risposta in tuffo del portiere che respinge la minaccia. Al 38’ pericolosa la squadra ospite: angolo di Damiani e colpo di testa di Passarini con risposta ottima del giovane portiere Mussoni, al debutto per la squalifica di Renzetti. Un minuto dopo il Gabicce Gradara ancora vicino al raddoppio: traversa di Donati con tiro da centro area dopo una bella azione personale.
Nella ripresa la partita ristagna a centrocampo con alcuni lampi che la ravvivano. All’8’ tiro a lato di Marchetti. Al 16’ punizione da trequarti campo di Domini e testa di Donati e ancora traversa del centravanti. Due minuti dopo rischia grosso il Gabicce Gradara: cross di Vitali dalla sinistra a trequarti campo e testa di Duranti, il portiere Mussoni in volo devia sopra la traversa. Al 20’ il raddoppio del Gabicce Gradara con Pierri con un diagonale di sinistro appena dentro l’area nell’angolino sul palo opposto a concludere un’azione manovrata: 2-0. Al 28’ percussione centrale di Grandicelli, palla filtrante a Ulloa che realizza ma l’arbitro annulla per fuorigioco.
IL TECNICO A fine partita il tecnico Vergoni analizza così il match: “Era importante tornare a vincere e ci siamo riusciti anche se avremmo dovuto chiudere prima i conti e comunque il punteggio sarebbe potuto esser più largo. Sono tre punti che servono per ritrovare tranquillità dopo la sconfitta di Sant’Orso, ritrovare l’autostima che abbiamo smarrito nell’ultimo periodo in cui abbiamo accusato una flessione e lavorare meglio nei prossimi giorni. Tra l’altro abbiamo avuto una settimana tribolata con Mani, che ha servito due ottimi assist, e Tombari entrambi recuperati in extremis, Domini al rientro dopo uno stop di un mese, Giunchetti fuori per infortunio. Un periodo di flessione in un campionato ci sta, oggi siamo stati bravi a reagire. Unica nota negativa le ammonizioni di Donati e Pierri che salteranno la trasferta di domenica a Montecchio”.
PRE GARA
Interrotta la serie di dieci risultati utili con la sconfitta di Sant'Orso, il Gabicce Gradara torna allo stadio Magi con l'obbiettivo di riprendere la sua marcia (ore 15). Sulla sua strada un ostacolo apparentemente non insormontabile come il fanalino di coda San Costanzo, che ha appena otto punti in classifica ed è a -11 dai playout, tuttavia uno stato di forma non al top della sua squadra sotto il profilo mentale e fisico per via delle numerose assenze, inducono mister Vergoni a tenere alta la guardia.
Mister Vergoni, cosa non ha funzionato a Sant'Orso?
“A Sant'Orso, dove le condizioni del campo da gioco non ci hanno aiutato una volta sotto, siamo caduti per un insieme di fattori: uno stato di emergenza per le assenze acuitosi con l'uscita di Franca dopo venti minuti per l'infortunio di Franca; l'episodio dell'autogol ci ha messo la partita in salita e poi il rigore ci hanno tagliato le gambe. Ci è mancato lo spirito di reazione e davanti abbiamo costruito poco”.
Perché è da temere questa partita?
“Abbiamo tutto da perdere, il San Costanzo anche nell'ultimo turno ha fermato sul pareggio una Biagio Nazzaro in ripresa rischiando la vittoria nel finale. E' abituata a soffrire, a stringere i denti e pronto a colpire se gli lascia l'occasione. E' una partita da prendere con la massima cautela tanto più che non siamo al completo”.
Cosa si aspetta dalla sua squadra rispetto alle ultime uscite?
“Una reazione caratteriale. Al di là delle assenze che possono valere come attenuanti, l'ultima prestazione non è stata convincente. Se prima dello stop natalizio con determinazione abbiamo compiuto uno scatto che ci ha portato alla rimonta dal terz'ultimo posto fino ai playoff chiudendo la saracinesca in difesa, dopo la sosta, invece, ci siamo per così dire accontentati: è vero che non abbiamo perso, ma neppure vinto e abbiamo ricominciato a subire gol facilmente specialmente su palla inattiva. Dobbiamo recuperare quello spirito di autostima che si è affievolito. In settimana ho cercato di dare una scossa alla squadra, conto di vedere la risposta sul campo. Del resto dobbiamo tenere gli occhi aperti: è vero che i playoff sono a tre lunghezze, ma i playout a cinque. Il tetto dei 40 punti da raggiungere il prima possibile e che rappresenta la salvezza deve essere il nostro primo obiettivo”.
Se da una parte mancheranno il portiere Renzetti (squalifica), Franca, Morini e Giunchetti (infortunati), dall'altra rientreranno l'esperto Domini a centrocampo, un giocatore che garantisce personalità, Lepri in difesa e Pierri in attacco, tre pedine importanti per esperienza e qualità.