SANGIORGESE M.: Marani, Neziri (66’ Amadio), Gentile, Iuvalè, Raschioni, Trombetta, Murazzo (59’ Venturim), Frinconi, Frascerra (71’ Galli), Pampano (82’ Ricci), Felloussa (53’ Rossi).
Allenatore: Andrea Mengoni
CLUENTINA: Rocchi, Brandi, Scoccia, Marcantoni, Pagliarini (64’ Menghini), Foglia, Cappelletti (66’ Ricotta), Montecchiari (59’ Marini), Ribichini (66’ Trobbiani), Mancini A. (80’ Cammertoni), Salvati.
Allenatore: Pietro Canesin
ARBITRO Antonio Tarli (Ascoli Piceno)
SPETTATORI: circa 150
Contro la quotata Sangiorgese, la Cluentina disputa una partita ordinata e porta a casa un meritatissimo pareggio. L’avvio di gara è tutto biancorosso con almeno quattro occasioni da rete nella prima metà della frazione di gioco (da segnalare almeno quella sciupata da Salvati al 3’ quando, servito da un cross di Cappelletti, si trova solo davanti a Marani ma scaglia un tiro debole alla sinistra del portiere). A cavallo dei due tempi le occasioni più importanti sono della Sangiorgese Monterubbianese: al 28’ cross di Frinconi per Frascerra sul cui tiro Rocchi compie un miracolo; al 33’ gran colpo di testa di Raschioni ed altra respinta del portiere della Cluentina; al 48’ ancora Frascerra lascia partire un fendente dalla sinistra ma Rocchi, aiutato da Pagliarini, neutralizza nuovamente.
L’occasione più nitida è, tuttavia, della Cluentina: cross con il contagiri di Scoccia per Cappelletti che, piuttosto che colpire di testa, preferisce tirare di destro sparando alto da pochi metri con Marani praticamente già battuto (57’).
Per Pietro Canesin è un buon risultato: “nel corso del primo quarto d’ora abbiamo avuto diverse occasioni per sbloccare il risultato e indirizzare la gara a nostro favore poi ci ha un pochino condizionato il fallo subito da Mancini e la conseguente paura di perderlo. Nel secondo tempo le poche difficoltà che abbiamo vissuto erano dovute principalmente alla loro maggior prestanza fisica: quasi tutti i giocatori subentrati erano più bassi di dieci centimetri e pesavano dieci chili in meno rispetto agli avversari. Grande, grandissima prova della nostra difesa”.
Alessandro Savi